Ospedale psichiatrico San Lazzaro di Reggio Emilia


Estremi cronologici: 1759 - 2000

Consistenza: regg. e voll. 1.515, regg. 43 in bb. 5, bb. 927, fascc. 100.000 in bb. 2.263, fotografie 1.500

Storia archivistica
Nel 1982, con un finanziamento dell'Istituto per i beni artistici, culturali e naturali della Regione Emilia-Romagna (IBACN), sono stati riordinati e descritti 660 pezzi dell'archivio amministrativo e sanitario dalle origini al 1904 anno di promulgazione della legge manicomiale.
Nel 1983 la Soprintendenza regionale per i beni librari e documentari, riorganizzata come struttura all'interno dell'IBACN, proseguì nel riordino e inventariazione dell'archivio sanitario sino al 1945 e dell'archivio amministrativo sino al 1974. Infine nel 1999, a seguito della Convenzione stipulata nel 1997 tra Istituto Beni Culturali, Azienda USL di Reggio Emilia, Provincia e Comune di Reggio Emilia, si è conclusa una terza tranche di intervento che ha prodotto l'ordinamento dell'archivio sanitario dal 1946 al 1996. Nel 2000 a cura dell'Azienda USL di Reggio Emilia è stato riordinato l'archivio sanitario sino al 2000. A seguito di questi interventi è stato redatto un elenco di consistenza dattiloscritto dei documenti e registri (tre volumi, 2003).
Dal 2014 la Soprintendenza archivistica per l'Emilia Romagna ha finanziato e curato una serie di interventi di riordino e schedatura, finalizzati alla produzione di un inventario completo dell'Archivio amministrativo dell'Ospedale. Nell'ambito di questi interventi sono stati oggetto di ricognizione, riordinamento e descrizione in particolare: le cd. «Miscellanee amministrativa e sanitaria», composte da circa 300 buste; il cd. fondo dei registri, costituito da circa 1.250 registri di carattere amministrativo e sanitario; il «Carteggio Galloni», oggetto di inventariazione analitica. All'interno del nuovo strumento di ricerca prodotto sono state riversate anche le descrizioni delle buste e dei fascicoli che compongo il «Carteggio classificato», già presenti nell'elenco dattiloscritto del 2003 e oggetto di un puntuale controllo e riscontro con la documentazione.
Contestualmente è stato elaborato un elenco di consistenza della documentazione prodotta dall'Ospedale e conservata presso l'Archivio di Stato di Reggio Emilia (registri e volumi 151, 1821-1883, con registrazioni dal 1790, cfr. anche Dallari). Si tratta di registri di natura amministrativa e contabile depositati nel 1898 dall'amministrazione dell'Ospedale presso il locale R. Archivio di Stato.
Nel 2016, infine, ha preso avvio, a cura della responsabile della biblioteca scientifica Carlo Livi, la schedatura con il software ArcanaMente di circa 3000 cartelle cliniche relative ai pazienti dimessi negli anni 1871-1881.
Si tratta del nucleo più antico delle cartelle cliniche intese in senso moderno, introdotte al San Lazzaro sotto la direzione di Ignazio Zani (1870-1873) e Carlo Livi (1873-1877).
Esse testimoniano anche il passaggio tra una prima tipologia di cartella, più sintetica e con l'anamnesi riassunta nella prima pagina, a quella in uso dagli anni '80 dell'Ottocento che resterà in vigore, con poche modifiche, per tutta la vita dell'ospedale.
E' da segnalare, inoltre, che in queste cartelle è attestata fino a fine '800 una sezione per la rilevazione dei dati antropometrici, che cade in disuso nel corso del '900, con l'abbandono degli studi sulla fisiognomica mentre parallelamente aumentano i referti degli esami specialistici.
Altra particolarità, infine, è quella dell'introduzione, durante la direzione di Augusto Tamburini (1877-1907) e sull'esempio francese, della pratica della fotografia, utilizzata per studiare il rapporto tra i tratti somatici e la malattia, il cui spazio era previsto sulla prima pagina della cartella del paziente; ad oggi, purtroppo, gran parte di queste immagini non sono più al loro posto, compensate da diversi album con ritratti dei malati (a cavallo tra XIX e XX secolo).

Descrizione
L'archivio conserva sia documentazione amministrativa (1759-1974, regg. 1553, bb. 927) a cui si aggiunge un cabreo del 1702, sia documentazione sanitaria, in particolare corrispondenza, provvedimenti e pratiche concernenti i ricoverati, cartelle cliniche (circa 100.000 fascicoli, condizionati in cassette di legno). Queste sono le due parti principali nelle quali si articola, anche se nei primi decenni di attività la divisione tra le due sezioni appare più sfumata. Di particolare importanza è il fondo fotografico, una raccolta di oltre 1500 fotografie a partire dal 1880.
La parte amministrativa, a seguito dell'ultimo intervento di riordino e descrizione della documentazione (2014-2017), è stata articolata nelle seguenti sezioni e serie:
I. Determinazioni della Commissione amministrativa
II. Verbali della Commissione amministrativa
III. Sussidi e dozzine
IV. Movimento malati
V. Lettere d'uffizio
VI. Carteggio Galloni e relazioni mediche
VII. Carteggio e atti amministrativi classificati
VIII. Registri di protocollo generale
IX. Indici di protocollo generale
X. Repertori dei fascicoli
XI. Carteggio della Direzione
XII. Registri di protocollo della Direzione
XIII. Carteggio e atti relativi ai degenti di I e II classe
XIV. Registro dei degenti di I e II classe
XV. Atti relativi al protocollo segreto
XVI. Società di Patronato per poveri dismessi
XVII. Società di Patronato omofamiliare ed eterofamiliare
XVIII. Scuola elementare maschile e femminile
XIX. Colonia scuola "Antonio Marro"
XX. Personale
XXI. Economato e contabilità
A questa documentazione si aggiunge un nucleo costituito dalle «Carte Guicciardi», non ordinato e non descritto.
La parte sanitaria comprende i registri organizzati per categorie e le cartelle cliniche, ordinate in base alla data dell'ultima dimissione; per i pazienti recidivi, tutte le cartelle precedenti venivano inserite nell'ultima. E' presente inoltre un nucleo storico di corrispondenza, precedente alla formalizzazione della cartella clinica e relativa ai primi anni di attività dell'Ospedale. Si tratta delle «Lettere d'uffizio» e del «Carteggio Galloni», prodotte e organizzate dal direttore Antonio Galloni (1821-1856) per gestire l'ammissione dei pazienti e per curare i rapporti con i famigliari dei degenti abbienti: tale documentazione presenta una duplice valenza sanitaria e amministrativa, per tale motivo è stata fisicamente mantenuta con la documentazione sanitaria, ma logicamente descritta nell'ambito delle articolazioni dell'Archivio amministrativo.
Nell'archivio si trova anche la documentazione prodotta dalla Colonia scuola «A. Marro» e dalla Scuola convitto «Sante De Sanctis», nonché quella prodotta dal «Patronato omofamiliare» e dal «Patronato eterofamiliare». Sono inoltre conservati i volumi relativi alla gestione della biblioteca scientifico-letteraria dell'Ospedale (voll. 13, 1926-1935) comprendenti i cataloghi di ingresso, gli inventari dei libri e delle riviste, i volumi del fondo Conelly, gli acquisti di materiale bibliografico, gli elenchi di libri della biblioteca andati in prestito e l'elenco abbonati della Rivista sperimentale di freniatria. Si segnalano, infine, i verbali del Consiglio di amministrazione dell'Arcispedale Santa Maria Nuova (voll. 39, 1921-1965) l'attuale azienda ospedaliera di Reggio Emilia.
Per quanto riguarda le cartelle cliniche dei ricoverati alla Colonia scuola «A. Marro» e alla Scuola convitto «Sante De Sanctis», esse costituiscono una serie separata dal resto delle cartelle cliniche del San Lazzaro, nella specifica sezione. I fascicoli sono conservati in ordine alfabetico, in due sottoserie (maschi e femmine) e presentano, sotto la dicitura “Istituto psichiatrico San Lazzaro”, anche quella “Colonia-Scuola Antonio Marro” e nell’incarto la dicitura “alunna/o” sostituisce la parola “malata/o”; per il resto la prima pagina non differisce da quella delle cartelle classiche del San Lazzaro. Internamente la voce “anamnesi” è più articolata e c’è più spazio per l’analisi medica e psicologica al momento dell’ingresso; a differenza delle coeve cartelle per gli adulti, anche la parte dedicata all’antropometria è accuratamente compilata. Il “diario clinico” è aggiornato due volte all’anno, con notazioni mediche, psichiatriche e scolastiche. Oltre a queste parti, compilate dalla psichiatra, sono presenti, a cura delle insegnanti: l’interrogatorio (un test di 40 domande) e la parte relativa ai reattivi psichici a cui venivano sottoposti i bambini. Occasionalmente si possono trovare scritti degli alunni o dei loro familiari, articoli di giornale o altro materiale. Sono comprese in questa serie anche le cartelle di ricoveri nei reparti per adulti, qualora il paziente avesse avuto ricoveri precedenti (ad es. per i bambini che nel 1921 erano già ricoverati al San Lazzaro) o successivi (trasferito dal Marro dopo aver compiuto 15 anni oppure rientrato anni dopo per un ricovero successivo).

Ordinamento
Individuazione di ulteriori livelli descrittivi nell'ambito delle due partizioni generali: amministrativa e sanitaria.

Numerazione
Le serie e le sezioni dell'Archivio amministrativo sono numerate da I a XXI. Il numero della busta riparte da uno per ciascuna serie e sezione, ad eccezione delle «Lettere d'uffizio», del «Carteggio Galloni e relazioni mediche» e della sezione di «Economato e contabilità».
La serie delle cartelle cliniche dell'Archivio sanitario presenta una numerazione unica dei contenitori da 1 a 676.

Per saperne di più
Dallari, Ospedale San Lazzaro
Il volto della follia. Cent'anni di immagini del dolore.

Documentazione collegata
- Ospedale di San Lazzaro (ricovero di mendicità e ospizio)
Si tratta di documentazione precedente all'istituzione dell'Ospedale psichiatrico vero e proprio (1821) e relativa all'amministrazione del ricovero di mendicità e ospizio. La documentazione del ricovero faceva parte, infatti, con la documentazione di altre Opere pie cittadine, del nucleo patrimoniale originario dell'Archivio generale provinciale di Reggio Emilia istituito nel 1887 e poi trasformato in Archivio di Stato nel 1892.
Registri e mazzi 135, 1425-1813, cfr. Dallari.
Presso: Archivio di Stato di Reggio Emilia
- Archivio dell'ex Ospedale psichiatrico San Lazzaro
Si tratta della documentazione relativa alla gestione da parte della Provincia di Reggio Emilia dell'ex Ospedale psichiatrico, ente da cui l'Ospedale dipendeva dal punto di vista amministrativo.
Mazzi, buste e registri 126, sec. XX-sec. XX seconda metà
Presso: Polo archivistico del Comune di Reggio Emilia



ultimo aggiornamento
12 ottobre 2021