Ospedale psichiatrico Santa Maria della Pietà di Roma


Estremi cronologici: 1561 - 1978

Consistenza: L'archivio generale misura 290 ml. con una consistenza di 4892 unità, la serie delle cartelle cliniche misura 840 ml. con una consistenza di circa 200.000 fascicoli

Storia archivistica
Il fondo è stato riordinato ed inventariato dalla Soprintendenza archivistica per il Lazio; l'inventario analitico è stato pubblicato dalla Provincia di Roma. L'intervento di riordinamento è stato realizzato in due fasi: la prima tra il 1988 ed il 1990 ha riguardato il riordinamento della documentazione dalle origini dell'Istituto fino al passaggio dell'ospedale alla Provincia di Roma, limitatamente, per il periodo postunitario, alle carte allora disponibili. La seconda fase del riordinamento è stata realizzata, grazie ad un finanziamento statale sui fondi Irpef otto per mille, come esperienza pilota del progetto "Carte da legare". In questa fase è stata riordinata la documentazione prodotta tra gli anni '70 dell'Ottocento fino al 1978 ed è stato revisionato ed integrato il precedente lavoro.
E' in corso la schedatura del cospicuo archivio delle cartelle cliniche, attuato con il programma informatico ArcanaMente. La banca dati finora realizzata riguarda le cartelle cliniche dal 1853 al 1913, con dati dal 1803.
Momento fondamentale per la conservazione e la valorizzazione dell'archivio è stata la costituzione del Centro studi e ricerche Santa Maria della Pietà, al quale è stato affidato dalla ASL proprietaria del complesso, tutto il patrimonio storico scientifico e archivistico dell'ospedale. L'archivio ha così trovato una ottima collocazione nel padiglione centrale dell'ex manicomio ed è curato dal Centro studi che promuove attività di formazione e ricerca nel campo della salute mentale e più in generale della cultura scientifica.
Nel 2011 è stato ordinato ed inventariato anche l'archivio della dismissione dell'ex Ospedale Santa Maria della Pietà (1979-1999). Il lavoro è stato effettuato da Marzia Azzolini e Nicola Pastina per Memoria srl, con la collaborazione di Vera Fusco.
La documentazione è conservata presso il padiglione XXVI del complesso di Santa Maria della Pietà.

Descrizione
L'archivio dell'Ospedale psichiatrico Santa Maria della Pietà comprende documentazione sia amministrativa, sia sanitaria. Mentre la prima tipologia di documenti testimonia, seppur con molte lacune, l'attività dell'Istituto dalla metà del Cinquecento fino alla chiusura del manicomio, la seconda, di dimensioni molto più ampie, è presente solo a partire dalla seconda metà dell'Ottocento.
La storia del Santa Maria della Pietà nel periodo dell'Ancien Régime è, per molti aspetti, coerente con quella dei numerosi istituti caritativi romani: vi si ritrovano i temi della gestione confraternale, dell'attenzione prestata all'amministrazione del patrimonio, alla raccolta delle elemosine, alla accoglienza dei derelitti finalizzata all'esercizio della carità. In questo periodo è impossibile trovare tracce documentarie di trattamenti sanitari prestati ai ricoverati e la documentazione, anzi, testimonia soprattutto la aspecificità della funzione ospedaliera. E' solo dal XIX secolo che che l'ospedale comincia a produrre anche documentazione sanitaria, da quando cioè specifiche attribuzioni furono affidate alla direzione medica e fu quindi istituito l'uso sistematico delle cartelle cliniche.
Si segnala, infine, che l'archivio della dismissione dell'Ex Ospedale Santa Maria della Pietà comprende 605 registri, 1839 fascicoli, 18 cassetti kardex, 520 buste (cartelle cliniche) ed ha estremi cronologici 1979-1999, con documenti dal 1952 al 2001.

Ordinamento
La struttura del fondo presenta una suddivisione in due subfondi relativi, il primo, alle carte prodotte dalla funzione amministrativa, il secondo alle carte prodotte dalla Direzione sanitaria, istituita presso il Santa Maria della Pietà nel 1850.
Nel primo subfondo, "Amministrazione", la documentazione è organizzata in sezioni corrispondenti all'ambito politico-statuale in cui l'Ospedale si trovò ad operare e che determinarono il suo sviluppo istituzionale: Antico Regime (1548-1815); Età della Restaurazione (1815-1870); Postunitario (1851-1978). Per esigenze descrittive, le denominazioni delle sezioni sono state a volte cambiate rispetto a quelle riportate nell'inventario pubblicato, in cui sono presenti 4 sezioni individuate dalle lettere A-D. Nel "Postunitario", infatti, è stata fatta confluire la documentazione descritta nell'inventario nelle sezioni denominate rispettivamente "Sezione C. L'Ospedale dal 1870 alla convenzione con l'Amministrazione provinciale del 1907" e "Sezione D. L'ospedale e l'Amministrazione provinciale di Roma dal 1907 al 1978".
Il subfondo "Direzione sanitaria" (sezioni E-F dell'inventario) è articolato nelle serie prodotte dai direttori sanitari, che si sono succeduti negli anni, e nelle serie documentarie prodotte dai servizi del manicomio. In questo caso, riconosciuta l'effettiva continuità tecnica della medesima funzione (cura e trattamento dei ricoverati), in fase di inventariazione si è ritenuto opportuno descrivere le carte secondo una periodizzazione di carattere istituzionale e amministrativo. Le serie sono strutturate nelle seguenti sezioni: Il manicomio di via della Lungara (1850-1924); L'ospedale psichiatrico provinciale (1913-1978).
In considerazione dello stato di degrado in cui venne recuperato l'archivio, una notevole difficoltà ha rappresentato l'ingente massa di carte sciolte, per lo più prive di qualunque condizionamento o ordine originario. Sulla base delle prime schede analitiche, accostate secondo criteri cronologici e di provenienza, è stato possibile ricostruire fascicoli omogenei, successivamente schedati in base a riferimenti più organici e sintetici. Eventuali fascicoli originari sono stati ovviamente conservati. Le carte sciolte fornite di segnatura archivistica sono state o reinserite nei fascicoli originari dai quali erano fuoriuscite ovvero, mancando il fascicolo originario, accostate al fine di ricostruire la complessità dell'affare trattato. L'analisi delle schede dei registri e dei fascicoli ha consentito l'individuazione delle serie documentarie. Sulla base di queste si è avviato il lavoro di ricomposizione e di ordinamento dell'archivio.
Solo per la documentazione relativa al periodo postunitario è stato possibile ripristinare l'ordine originario delle carte, individuate grazie alla ricostruzione dei titolari d'archivio in uso presso l'amministrazione ospedaliera. Per la documentazione precedente ci si è avvalsi degli statuti, regole e regolamenti successivamente emanati, che spesso dettavano norme per la tenuta delle carte, l'individuazione dell'ufficiale o ufficio operante desunta in base agli stessi documenti.

Numerazione
La numerazione delle serie e delle unità archivistiche è univoca per ogni sezione.

Documentazione collegata
- Provincia di Roma.
Con l'attribuzione dell'amministrazione dell'Ospedale psichiatrico alla Provincia di Roma, la maggior parte della documentazione relativa a queste funzioni è stata prodotta da questo ente pubblico presso il cui archivio è conservata. Essa è raccolta principalemente nella srie delle deliberazioni del Consiglio e della Giunta e della serie VIII (Dementi) del carteggio che è stata recentemente riordinata ed inventariata da Memoria srl. L'inventario è disponibile presso la Provincia e presso la Soprintendenza.
Presso: Archivio storico della Provincia di Roma
- Ospedale Santa Maria della Pietà
L'Archivio di Stato di Roma conserva documentazione relativa all'ospedale Santa Maria della Pietà in un piccolo fondo miscellaneo relativo a vari ospedali romani e non romani, erroneamente intitolato nel suo complesso al manicomio. Fu depositato presso l'Archivio di Stato nel 1893. Si tratta di sole tre buste contenenti documentazione afferente a "Congregazioni, notizie storiche, malati e amministrazione" relativa ai secoli XVII-XIX.
Presso: Archivio di Stato di Roma, Sala di studio, inventario 57



ultimo aggiornamento
6 novembre 2017