Ospedale psichiatrico della Senavra di Milano


Estremi cronologici: 1708 - 1894

Consistenza: bb. 28

Storia archivistica
Presso l’Ospedale Maggiore si conserva la parte dell’archivio della Senavra per gli anni che vanno dalla fondazione al passaggio della gestione alla Deputazione Provinciale, per effetto della legge 20 marzo 1865 n. 2248, oltre che la documentazione dell’Ospedale di San Vincenzo.
Si tratta perlopiù di documentazione amministrativa del Luogo pio (gestione dell’edificio sede delle attività, del patrimonio e del personale addetto), per un totale di 28 buste. Hanno carattere sanitario solamente le carte classificate Pazzi in osservazione - A carico di corpi, che consistono in ordini di “custodia” presso la Senavra di pazienti riconosciuti infermi di mente, ai quali è allegata la relazione storico-medica sul paziente; a queste si aggiungono i documenti conservati in Pazzi in osservazione - In genere consistenti negli elenchi dei pazienti ricoverati presso il Luogo pio dal 1801 al 1807 (“Nomenclativo dei pazzi stati ricoverati”) con indicazione della data di ricovero, di nome e cognome, del comune di provenienza, della data di dimissione ed di eventuali osservazioni.
Le carte si presentano generalmente ordinate secondo il titolario di classificazione [...].
Non sono documentati interventi di riordino: il fondo parrebbe essere stato escluso dagli interventi di riordino e inventariazione operati da Pecchiai nel primo quarto del ’900.
L’unico strumento di corredo esistente è un elenco di consistenza dattiloscritto, redatto dall’archivista conservatore G.C. Bascapè, presumibilmente negli anni Cinquanta.
Si ritiene che tutta la documentazione sanitaria antecedente al 1866 sia stata consegnata alla Provincia, che conserva anche la parte amministrativa successiva: in seguito alla Legge 180/1978 infatti gli archivi psichiatrici furono collocati presso il Centro studi e ricerche devianza ed emarginazione (CSERDE). Questo archivio è attualmente in corso di inventariazione; esso è costituito dagli atti di competenza della Deputazione provinciale (successivamente Amministrazione provinciale di Milano) fra il 1866 e il 1911 classificati sotto il titolo Beneficenza. Il carteggio amministrativo riguarda l’assistenza agli alienati, con riferimento alla Pia casa della Senavra e al Manicomio provinciale di Mombello.

Nota a cura del Servizio Beni Culturali della Fondazione IRCCS Ca' Granda

Documentazione collegata
- Archivio Andrea Verga
I materiali conservati nel fondo (bb. 21) documentano l’intera carriera scientifica di Verga, i suoi interessi letterari (vi sono numerosi abbozzi di poemi, racconti, versi liberi e sciarade composte per amici o per occasioni conviviali), e costituiscono anche un’interessante testimonianza della vita della società colta milanese intorno alla metà dell’Ottocento, grazie soprattutto al vasto epistolario. Nell’archivio sono compresi appunti delle lezioni seguite da Verga all’Università di Pavia (1830 - 1842), studi sulla patologia cerebrale, la neurologia, la psicologia, la fisiognomica, diverse cartelle cliniche relative a casi di alienazione mentale raccolti a partire dal 1848 (quando Verga divenne direttore del manicomio milanese della Senavra), centinaia di resoconti di autopsie e di “storie cliniche”. Vi sono inoltre gli appunti preparatori per le lezioni di clinica psichiatrica tenute negli anni sessanta-ottanta all’Ospedale Maggiore di Milano e in numerose società scientifiche; e ancora diari, appunti di letteratura, storia, arte, viaggi.
Particolare rilevanza ha indubbiamente l’epistolario, che annovera circa 780 corrispondenti di varie estrazioni sociali e dal diverso profilo intellettuale: medici, scienziati, uomini politici, poeti, letterati o semplici pazienti. Tra i nomi più illustri si segnalano Vittoria Aganoor, Cesare Cantù, Cesare Correnti, Andrea Maffei, Tullo Massarani, Giuseppina Poggiolini, Luigi Bodio, Giulio Carcano, Massimo d’Azeglio, Giovanni Battista De Capitani d’Arzago, Pompeo Litta, Defendente Sacchi, Giovanni Visconti Venosta. Di grande interessante è soprattutto la corrispondenza di carattere scientifico con medici e scienziati come Serafino Biffi, Serafino Bonomi, Cesare Lombroso, Paolo Mantegazza, Giovanni Polli, Francesco Puccinotti, Gaetano Strambio, Giovanni Zoja.


Nota a cura di Paola Zocchi
Presso: Comune di Milano, Civiche Raccolte storiche, via Borgonuovo, 23 - Milano



ultimo aggiornamento
3 aprile 2012