Ospedale neuropsichiatrico Vincenzo Chiarugi di Firenze


Sede: Firenze
Date di esistenza: 1891 - 1980
Condizione giuridica: pubblico

Altre denominazioni
Manicomio di San Salvi

Il manicomio di San Salvi, intitolato alla memoria dello scienziato Vincenzo Chiarugi (1759-1820), fu aperto ufficialmente nel 1891, nel sito attuale, allo scopo di dar vita ad una struttura moderna, più rispondente alle nuove teorie che si stavano allora definitivamente affermando in campo psichiatrico, teorie di cui il Chiarugi era stato il più illustre ed accreditato rappresentante in Italia tra Sette e Ottocento.
Il manicomio di San Salvi (che prendeva il nome dal quartiere nel quale era situato) ereditò le competenze di cura psichiatrica dell'Ospedale di San Giovanni Battista detto di Bonifazio. I pazienti e le relative cartelle cliniche furono quindi trasferiti a San Salvi nel 1890.
L'Ospedale psichiatrico Chiarugi fu opera pia autonoma con un proprio regolamento, varato nel 1893, sottoposta alla sorveglianza della Deputazione provinciale; in realtà la normativa già in vigore all'epoca e soprattutto quella degli anni successivi (in particolare la legge ed il regolamento del 1904 ed il regolamento del 1909) facevano dipendere strettamente tale istituto, come gli altri in Italia, dalla Provincia. Il definitivo passaggio alla Provincia di Firenze di tutte le competenze circa il patrimonio, la gestione e l'organizzazione di San Salvi avvenne con il DPR 362/1965.
L'ospedale neuropsichiatrico passò alla USL n. 10/E di Firenze con la riforma delle Unità Sanitarie Locali stabilita dalla legge 833/1978, e, come gli altri manicomi, iniziò ad essere progressivamente dismesso a seguito della legge 180 del 13 maggio 1978 relativa all'assistenza psichiatrica.
La documentazione è ora proprietà della Azienda sanitaria di Firenze.



ultimo aggiornamento
17 dicembre 2020