Amministrazione dei manicomi centrali veneti di San Servolo e di San Clemente in Venezia


Sede: Venezia
Date di esistenza: 1904 - 1931
Condizione giuridica: pubblico

Altre denominazioni
Opera pia dei Manicomi centrali veneti di San Servolo e di San Clemente

Nel 1902, anche a seguito della criticata gestione e conduzione del Manicomio di San Servolo da parte dei Fatebenefratelli, venne eletta una commissione con l'incarico di eseguire delle ispezioni nei vari manicomi e con la relazione del 14 giugno 1902, seguita da deliberazione del Consiglio di amministrazione 4 dicembre 1902, si decise di esonerare dall'ufficio di direttore il padre Camillo Minoretti che, fin dal 1889, era stato nominato priore dai confratelli e responsabile della direzione di quell'istituto; veniva contemporaneamente nominato in via provvisoria il dottor Giovanni Battista Colbacchini come direttore sostituto. Per sanare e risolvere la questione fu delegato dall'amministrazione dell'opera pia Alfredo Ferrara che sospese dalle funzioni e dal mantenimento tutti gli altri Fatebenefratelli di San Servolo, costringendoli ad abbandonare l'isola per poter procedere nel più breve tempo alla nomina ed insediamento del nuovo Consiglio di amministrazione dell'opera pia dei manicomi di San Servolo e di San Clemente in base al nuovo statuto approvato con regio decreto del 24 marzo 1904.
L'ente si pone al di sopra dei due istituti manicomiali con il preciso intento di unificare la gestione ed esercitare un migliore controllo sui manicomi. È rappresentato da una Commissione amministrativa con il presidente che nomina in qualità di membri dell'amministrazione centrale: un segretario generale, un ragioniere, un economo generale, un archivista e, come personale sanitario, un medico direttore e due medici vice-direttori a capo dei due istituti manicomiali.
L'ente Opera pia dei manicomi centrali veneti di San Servolo e di San Clemente avrà la gestione degli ospedali fino al 31 dicembre 1931, dopo questa data è la Provincia di Venezia che gestisce le strutture ospedaliere e le mantiene fino alla chiusura delle stesse.



ultimo aggiornamento
23 maggio 2013