Ospedale psichiatrico di Girifalco


Sede: Girifalco (Catanzaro)
Date di esistenza: 1881 - 1978
Condizione giuridica: pubblico

Nell'Ottocento l'unico ospedale psichiatrico del Meridione era quello di Aversa dove, a spese dei Comuni, venivano ospitati i "folli". La capacità ricettiva, però, di questa struttura si dimostrò con il passare del tempo insufficiente e con nota del 3 marzo 1877 il Regio Manicomio di Aversa informò che con decorrenza 1 luglio 1877 veniva preclusa ai pazienti della provincia di Catanzaro ogni possibilità di ricovero.
A seguito di ciò il presidente della Deputazione provinciale tentò di distribuire i ricoveri nel territorio nazionale (Bologna, Parma, Reggio Emilia, Firenze, Ascoli Piceno), ma con grande difficoltà e spesso inutilmente. Da questa esigenza oggettiva di offrire ai malati un ospedale prese le mosse l'iter procedurale per la costruzione di un manicomio tanto grande da poter accogliere i malati dell'intera Calabria. Il prefetto di Catanzaro Colucci si rivolse ai comuni dell'hinterland catanzarese con una richiesta formale di aree e mezzi per la costruzione; molti Comuni risposero a questo appello e fu istituita una commissione tecnica per decidere il luogo più idoneo. La scelta cadde su Girifalco, la cui amministrazione aveva offerto l'ex convento dei Padri Riformati con l'area verde circostante.
Nella seduta del 12 dicembre 1878 la Deputazione provinciale approvò la sede dell'istituendo manicomio e l'11 aprile 1880 venne emanato il relativo decreto. Il primo ricovero avvenne il 22 luglio 1881.
All'entrata in vigore della legge 180/1978 la struttura passò sotto il controllo della USL di Chiaravalle ed in seguito della ASL di Soverato.
Nel 1998 il direttore sanitario, dott. Mario Nicotera, avviò un "progetto di superamento" e a seguito di varie delibere aziendali la struttura è diventata sede di Residenza Sanitaria Assistita (divisa in due sezioni: portatori di handicap e anziani) e di due comunità terapeutiche riabilitative.



ultimo aggiornamento
9 giugno 2016